Di Riccardo Affinati – Il rapporto tra fratelli è da sempre tribolato e colmo di significati, lo è da Caino e Abele, passando per Romolo e Remo e “I fratelli Karamazov”, l’ultimo romanzo scritto da Fëdor Dostoevskij, fino a “Fratelli” dello scrittore ispanista Carmelo Samonà (Palermo, 17 marzo 1926 – Roma, 17 marzo 1990). Vogliamo provare a incontrare l’anima perversa del nostro sangue? Siamo pronti a immegerci toltalmente in quegli angoli nascosti e mai confessati di noi stessi? Ci sono pratiche della nostra anima, che difficilmente possono essere scritte e archiviate, così, senza bagnarci in acque sacre, in grado di purificare i nostri pensieri. Miei cari fratelli e sorelle, ovunque voi siate, trovate, se volete, il tempo necessario e il giusto coraggio per far fronte alle responsabilità di un viaggio all’interno della vostra musica preferità, dei vostri libri e poesie del cuore, dei vostri film prediletti e di voi stessi. RICCARDO AFFINATI è nato a Roma nel 1959, saggista, ha pubblicato numerose monografie, tra cui Storia militare dei partigiani italiani, 1943 – 1945 (2007); Storia militare dei garibaldini, 1838 – 1871 (2007); Storia militare degli Ordini Religioso Militari (2008); Le Guerre d’Italia, 1494 – 1559 (2008); Wellington. L’uomo che sconfisse…
di Maurizio Bonazzi – Riacquisire la libertà dopo anni può comportare difficoltà e imprevisti collegati al passato. Affacciandosi alla quotidianità del nuovo universo, in un’altalenanza di avventure brillanti e difficoltà socio-relazionali, riemergono gli spettri del passato, nei confronti dei quali il protagonista è ancora legato da un persistente cordone ombelicale. L’ottavo segno è un racconto dalle tinte forti a volte anche scabrosi, ma mai volgari, da leggere con la consapevolezza che vi è narrata la vita, quella vera, quella che a volte può anche essere scorretta. L’autore Maurizio Bonazzi, nato a Bergamo nel 1948, coniugato con due figli, dopo aver trascorso una vita professionale nel settore del credito, con questo libro è riuscito ora a realizzare il classico sogno che da parecchi anni giaceva nel cassetto. Pensionato attivo e dinamico, animato da hobbies e interessi, non esclude per il futuro un secondo “parto”.
Di Cristiano Perli – La vita si riassume in poche parole: famiglia, lavoro e amore. Il difficile è dar loro il giusto ordine quando ti accorgi che ogni terra è una terra straniera.
Di Riccardo Schiroli – Siamo nel 1989 e, con un volo Linate-Zagabria, inizia un viaggio negli Stati Uniti. Per il protagonista, che è l’Io narrante di un romanzo scritto in prima persona, si tratta di un momento epocale. Va in un paese che ha conosciuto prevalentemente attraverso i libri e il cinema e lo fa per inseguire un sogno d’amore nel quale non è certo di credere. Va solo: il suo mondo si è dissolto e cerca di costruirsene uno nuovo. È in compagnia delle sue canzoni, che lo aiutano a convivere con gli stati d’animo. Ma, a poco a poco, finirà con il dover mettere i piedi per terra. Il sogno d’amore non si rivelerà qualcosa in cui credere, ma nella California del Sud e a New York, inizierà la dolorosa transizione verso una fase nuova della vita. Il testo è scritto in un linguaggio che rappresenta le persone che vengono da una educazione cattolica un po’ invasiva, che sono cresciute abbastanza privilegiate, che non hanno mai fatto troppa fatica a scuola. Anche il protagonista si è lasciato alle spalle i privilegi, per farsi largo da solo. Il romanzo rappresenta l’impatto che gli Stati Uniti potevano avere su un…